SISEC 2024. Lavoro. Imprese e territori tra prossimità e distanza. 

Convegno. Caterina Satta presenta: Sconfinamenti e nuove lenti interpretative. Mappare le pratiche lavorative e familiari generate dalla remotizzazione del lavoro.

La proposta, interna al Progetto PRIN 2022 ESCAPES: Soluzioni spaziali sperimentali per la gestione sostenibile di lavoro a distanza e cura familiare, si concentra sui nuovi scenari lavorativi e familiari che si stanno configurando nello, e attraverso, lo spazio fisico (città, ufficio, casa) a seguito dei controversi sviluppi del lavoro remotizzato e mira, attraverso un’esplorazione multidisciplinare e co-progettuale (architettura, diritto del lavoro e sociologia della  famiglia), a discutere nuove possibili lenti interpretative integrate.  

Sebbene il fenomeno della remotizzazione del lavoro fosse già avviato, questa riconversione ha subito un’accelerazione durante la pandemia, le cui implicazioni urbane, sociali, economiche e giuridiche sono ancora incerte. Poco si sa infatti della sostenibilità di queste trasformazioni per i lavoratori di ogni età, delle ricadute nello spazio domestico e privato, specie per le donne, ancora svantaggiate per i doppi carichi di lavoro e cura in assenza di sostegno dal welfare, e per i nuovi carers che non rientrano nel modello convenzionale di famiglia alla base delle attuali politiche familiari (“nuovi padri”, single, famiglie monogenitoriali, ricostituite, omogenitoriali, “per scelta”).   

Il contributo, a partire da questo inquadramento interdisciplinare, offre un contributo teorico che: a) analizza in chiave critica la normativa giuslavoristica ad oggi incentrata principalmente sul lavoro prestato in uno spazio fisico aziendale; b) inserisce il fenomeno all’interno del relational turn mettendo al centro gli aspetti di interdipendenza nelle vite delle persone e la porosità dei confini tra sfera lavorativa e familiare, proponendo una riconcettualizzazione della cura come lavoro ma anche come pratica familiare e di leisure (Satta 2020) che coinvolge tutti i membri della famiglia, compresi i bambini; c) propone un’analisi della famiglia attraverso lo spazio come dimensione chiave per rileggere le famiglie e comprendere le nuove configurazioni di lavoro/vita intima contribuendo al dibattito internazionale avviato dalla family geography secondo la quale la famiglia è un concetto spaziale da mappare anche al di fuori della casa.  

 

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Caterina Satta, Università di Cagliari 

Michela Bassanelli, Politecnico di Milano 

Alessandra Ingrao, Università di Milano